Finito di vedere! L'ho trovato un drama molto interessante perchè, al di là della storia in sè, descrive uno spaccato della mentalità e della società giapponese in relazione al ruolo della donna e al mondo del lavoro! Non immaginavo che il Giappone fosse così maschilista!! La maggior parte delle donne giapponesi lavorano non per fare carriera o per soddisfazione personale ma per "impiegare il tempo" prima di sposarsi; una volta giunto il momento del matrimonio abbandonano tutto e tutti per dedicarsi alla famiglia e diventare casalinghe!!
chi decide di continuare la carriera (pochissime), generalmente sono quelle che rinunciano al matrimonio e per questo vengono definite
"donne che hanno cambiato sesso"! Se non ci si sposa entro i 30 anni si viene considerate zitelle e la cosa crea problemi di accettazione sia a livello personale che dalla stessa società che ti fa pesare tale condizione
...è orribile!!Pur di sposarsi si fanno incontri combinati, gli
omiai, con tanto di genitori a seguito, in cui, in base a caratteristiche e qualità (appositamente elencate in delle schede), si decide se intraprendere o meno una relazione che poi condurrà al matrimonio...che tristezza!!
Ovviamente da tutto ciò sono immuni gli uomini che possono fare liberamente carriera, tradire, avere amanti, divertirsi, sposarsi quando vogliono a differenza delle donne che se fanno queste cose vengono condannate dalla società!!
Per quanto riguarda il lavoro, questo drama mi ha confermato l'impressione (già avuta in Hotaru no hikari) che l'ufficio viene visto come una grande famiglia dove, cmq, esistono differenze tra uomini e donne e tra lavoratori part-time, a tempo e fissi.
La protagonista della storia è una ragazza che sì ama il suo lavoro ma che ha sempre visto nel matrimonio la realizzazione della sua felicità. A 32 anni suonati, però, ancora non ha trovato un uomo da sposare e questa cosa la farà andare in paranoia, facendo diventare il matrimonio un'ossessione che la porterà a compiere azioni estranee alla sua natura...ma alla fine si renderà conto che la vera felicità non è il matrimonio bensì l'amore!!
Il drama è visto dal punto di vista delle donne, fra le quali, infatti, c'è particolare solidarietà mentre gli uomini vengono visti in maniera negativa, diciamo per lo più come persone deboli.
Tra le cose del drama che mi sono piaciute ci sono i monologhi iniziali della protagonista che si rivolge direttamente allo spettatore (con la musica di
We will rock you dei
Queen) e i dialoghi tra lei e Kurosawa (il collega di 22 anni) durante i quali si potevano leggere i loro veri pensieri mentali ed erano troppo divertenti!!
voto finale: 7