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Vecchio 28-02-2012, 13:14
L'avatar di yuina
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Suzaku Fan
 
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Predefinito Riferimento: Tracce di me (Ayashi no Ceres FF)

Ero così emozionata! Quante volte avevo immaginato di essere al loro fianco o magari di vestire i panni di Aya o della bellissima Ceres in cerca della sua vendetta. Ma non avrei mai pensato che sarei riuscita a vederli, erano così vividi, non poteva essere un sogno questo. Li osservavo con curiosità e ammirazione. Yuhi era molto più bello di come lo avevo immaginato fino a quel momento, Chidori... era più alta e divertente e Aya, la mitica Aya era bè…la solita Aya. Era proprio come l’avevo immaginata, i suoi capelli lunghi e biondi facevano invidia a tutti e quel suo carattere forte… Ah quanto lo avrei voluto avere anche io. Dopo la loro presentazione non ebbi l'opportunità di poter scambiare qualche parola con loro fino alla ricreazione, nel frattempo il mio sguardo non si scollava dalle sagome dei nuovi arrivati. Suonata la campanella Aya andava chiedendo ai suoi compagni di banco qualcosa riguardo la leggenda della dea celeste di questo paese, ma nessuno sembrava a conoscenza della vecchia leggenda, tutti tranne io...
Quando finalmente mi si avvicinò per parlare io fui evasiva. Raccontarle la storia della mia antenata non le avrebbe portato giovamento, anzi l'avrei solo illusa, la sua ricerca non le avrebbe portato a nulla di concreto perchè veste che cercava non era né qui né in qualsiasi altro paese in cui si tramandava la leggenda della dea. Se solo si rendesse conto che non aveva bisogno di cercarla...era già vicino a lei...così vicino che la toccava spesso...era con Touya, custodita tra le sue membra.
- Qui non esiste nessuna legenda della dea celeste, qui la dea non è scesa -
Dissi un po’ acida, cercavo di allontanarla, doveva andarsene...
- Non credi di esserti un po' troppo infiammata per una piccola domanda? -
- Anche se fosse? Avrò le mie buone ragioni per comportarmi così... l' hagoromo che cerchi non è qui! -
A quelle mie parole Aya, Yuhi e Chidori si voltarono e mi guardarono con occhi straniti. Forse avevo detto troppi dettagli0
- Come fai a sapere che stiamo cercando la veste? - Si fece avanti Chidori
- E sai dove si trova? - Chiese con tono supplichevole Aya. Ovviamente la mia frase dava da sospettare che io conoscessi la vera ubicazione...Aya ti prego non mi supplicare non posso dirtelo.
Rimasi in silenzio a guardare Aya con il volto un po' sofferente. Dovevo trattenermi
- Se sai qualcosa diccelo - Strepitò Yuhi dall'impazienza
- Come posso dire... - tentennai qualche parola...non sapevo come risponderle
- Dicci tutto quello che sai, ti prego - i chiese Aya prendendomi le mani, il mio sguardo purtroppo parlava al posto mio... mi si leggeva in faccia che io sapevo qualcosa...ma loro non potevano immaginare quanto io potevo sapere...
- Non posso Aya, non posso - le risposi con voce sofferente, ti prego non insistere
- Ti prego - mi incitò ancora a parlare – Sono morte troppe persone... - incominciò a parlare con le lacrime agli occhi – Sono...morte già troppe persone per questo hagoromo...per la discendenza della dea... ti prego...devo porre fine a tutto questo ho bisogno della veste piumata. Ti prego! - finì asciugandosi le gote.
- Sono a conoscenza di tutto questo ma nulla potrà farmi tornare indietro sulla mia decisione, non posso. Ho già detto troppo, non posso proprio - Dissi evitando di guardarla, se fosse stato per me io le avrei detto tutto, ma poi? Come avrei influenzato la storia?
- E come fai a sapere dove si trova la veste? - Chiese Yuhi scettico, chiunque al punto avrebbe parlato a meno che non sapevo nulla.
- Diciamo che sono una sibilla - gli risposi
- Sibilla? - Chiese curiosa Chidori
- Sì, sibilla significa indovina -
- Che grande cavolata, non credo agli indovini – mi rispose Yuhi appoggiando una mano sulle spalle di Aya, voleva allontanarla da me
- Si, proprio come non credevi nell'esistenza della dea e che tua sorella ne avesse ereditato una piccola quantità – gli risposi cercando di fare qualche riferimento alla sua vita. Ma lui per non darmi soddisfazione fece finta di non aver capito
- E sentiamo, dove lo vedresti il futuro tu? - Chiese quasi scocciato
- Nelle onde del mare - gli risposi senza esitazione...avrei voluto mandargli qualche messaggio ma di certo dicendo la parola “mare” non potevano capire che la veste era stata buttata in mare e che qui ha ricreato la vita dando alla luce Touya
- Il mare? - Ripe Aya pensando a Touya
- Ma per piacere, Aya lascia perdere questa povera pazza – esclamò voltandosi dall’altra parte e cercando di trascinarsi anche Aya
- Mettimi alla prova, chiedimi qualcosa su te che sia già passata, o su Chidori. Sono pronta a rispondere a qualsiasi domanda. Ah, a proposito, come sta tuo fratello Shota? Cammina bene adesso? Si è ripreso? - A quelle mie parole tutti rimasero sorpresi
- Come fai a sapere di mio fratello? - esclamò Chidori un po' tesa
- Mi era parso di avervelo già spiegato ! Sono sicura che non ce ne sia bisogno...ma volevo dirti che tua “zia” e tuo “zio” ti vogliono molto bene anche se non sei loro figlia -
A quelle parole lo scetticismo di Yuhi diminuì ma ancora non mi credeva, Era praticamente impossibile non credermi dopo quello che avevo detto...così passai a lui
- Yuhi, la prossima volta che vedrai tua madre non avere pregiudizi, lei è stata costretta ad abbandonarti...un giorno lo capirai...e poi, mi piacerebbe molto assaggiare uno dei tuoi pasti, chissà come saranno squisiti! -
- Ma... - disse con tono commosso e pensieroso. Era confuso...
- E tu Aya... - passai a lei in modo da farli capire definitivamente e senza dubbi che io sapevo tutto di loro e del loro futuro - Tuo padre è morto chiedendoti di combattere il sangue della dea, ma cerca di ragionare, forse Ceres ti può aiutare più di quanto pensi e poi, non credere a tutto quello che ti dicono su di lei. Cerca di scoprire la verità, parlale. Siete più simili di quanto immaginate. Fatevi forza a vicenda...vedrai che tutto finirà presto -
Nessuno parlava. Tutti erano rimasti pietrificati dalle mie parole...come biasimarli...
- Adesso mi credete? - esclami...cos'altro potevo dirgli per convincerli? Aya mi guardò per un po' e con le lacrime agli occhi corse fuori dall’aula e andò in bagno. Con le mie parole avevo riaperto molte di quelle ferite che lei aveva faticosamente chiuso. Prima di seguire Aya in guardai ancora le facce di Yuhi e Chidori, non sapevano che pensare, io, un’estranea sapevo tutto di loro.
Raggiunto in bagno cercai Aya volevo parlarle ma lei si era chiusa dentro ad un gabinetto.
- Scusami - affermai una volta raggiunto il cubicolo chiuso. Aya finalmente fermò quel mare di singhiozzi per ascoltarmi
- Non volevo farti di nuovo pensare a quella faccenda... volevo dimostrarvi che io sono quella che dico di essere...e non ho badato al fatto che le mie parole avrebbero potuto farti stare male -
- Non ti preoccupare Yuina, ormai è passato – esclamò asciugandosi il naso...ancora non usciva
- Certo, non posso comprendere cosa significa veder morire il proprio padre...essere braccata da quelle persone che un tempo di accarezzavano oppure vedere la mia vita stravolta dalla violenza dei Mikage... ma posso solo essere solidale con te... se non sono troppo in ritardo per perdonarmi ti vorrei raccontare la storia della dea celeste che si tramanda in questa città. A queste mie parole sentii la serratura muoversi
- Davvero? - mi chiese aprendo la porta

- Sì - le risposi con un caldo sorriso. Lei si avvicinò al lavandino e io incominciai a raccontarle la triste storia della mia antenata che, non perse la veste piumata, ma semplicemente decise di vivere tra gli essere umani per amore di un uomo...la delusione dello sfruttamento...la fuga e la successiva privazione della mana che le costò la morte...e della conchiglia che fu l'atto estremo di una donna che non voleva lasciare questo mondo... di una dea che voleva tornare a casa... di un essere vivente che non voleva morire. Dopo di che le mostrai la collana con il ciondolo.
- Vedi? Toccala... non succede nulla - affermai
- Perchè dovrebbe succedere qualcosa? - mi chiese un po' confusa
- Quando Ceres si riunirà alla mana lei tornerà ad essere una dea...diciamo completa. Questa conchiglia non contiene la mana. Nemmeno la dea celeste di questo racconto po ritrovare la sua veste. Mi dispiace – le dissi
- Ho capito - mi rispose lei ridandomi la collana
Improvvisamente Aya si curvò
- No...no... - esclamava in continuazione mentre i suoi capelli incominciavano a dondolare
- Yuina, scappa! - non fece in tempo ad avvisarmi che Ceres prese il sopravvento il lei
- Yuina Hatori è il tuo nome? - mi chiese subito...sentivo dalla sua voce che era terribilmente irritata
- Ceres! Piacere di conoscerti - le risposi con tranquillità
- Non fare l’ingenua e dimmi dov’è la veste! - senza pudore andò subito al sodo. Adesso la faccenda si faceva brutta. Ceres avrebbe cercato di uccidermi se non le dicevo dove si trovava la veste.
- Non lo so! - le risposi cercando di dissuaderla
- Bugiarda!Dimmi immediatamente dov’è la mia veste! DIMMELO! -
- Ceres ti prego non agitarti, non posso dirtelo - intorno a lei l'alone di energia porporea incominciava a farsi sempre più forte e devastante... io cercai una via di fuga ma ero al muro. Lei mi avrebbe uccisa... io non potevo parlare... non potevo...
- Dimmi subito dov'è la mia veste – dicendo questo mi prese per le braccia e mi compresse al muro. Mi schiacciava sempre più forte, le braccia mi facevano sempre più male...sentivo le mie ossa che stavano per sgretolarsi... il mio cuore batteva così forte, sentivo una forza crescere dentro di me... oh no mi stavo trasformando anche io...i miei capelli incominciavano a svolazzare... i miei occhi...dovevo resistere e urlai per potermi sfogare. Il sangue della dea stava per avere la meglio su di me. Ceres quando vidi i miei cambiamenti esitò per un attimo
- Ma tu...non è possibile... -
Quell'attimo in cui si soffermò a guardarmi le fu fatale perché arrivò Yuhi che le mise le mani al collo e l'allontanò da me.
- Yuhi... perché? -
- No posso permetterti di fare del male a Yuina -
- Quella ******* sa dove è nascosto il mio hagoromo...lo rivoglio – esclamò lacrimando e invocando ancora una volta i suoi poteri. Io nel frattempo, lasciata cadere a terra mi rialzai mi facevano male le braccia e guardavo la scena impaurita. Yuhi non poteva sapere quanto lo ringraziavo...stavo per perdere la ragione pure io...cosa sarebbe successo se mi fossi trasformata? Se mi avessero scoperto? Non doveva più succedere una cosa del genere.
- Se tu la difendi ucciderò pure te, voglio la mia veste...non posso lasciarmela scappare...mi sento così vicina al suo ritrovamento...la voglio! - gli rispose Ceres
- C’è sicuramente una buona ragione per cui Yuina non vuole dirci dov’è la veste, se è indovina proprio come dice saprà cosa vuol dire contraddirti, ma nonostante tutto continua a rimanere in silenzio - le lacrime della dea si fermarono ed entrambi mi guardarono
- Non ti preoccupare, io e Aya continueremo a cercarla come ti abbiamo promesso -
- Quella ragazza non mi convince, quale segreto nascondi? Eh? Di che mondo sei? - esclamò scalpitando tra le braccia di Yuhi
- Cosa stai dicendo? - era proprio Ceres....aveva capito tutto e la cosa oltre a non stupirmi mi spaventava...
- Ragazza ti avviso, fai qualcosa che non mi piace e non sarai molto contenta di vedermi-
- Spero che molto presto potrai trovare la pace Ceres – così dicendo prese il volto di Ceres e la baciò, pochi secondi e i suoi bellissimi capelli blu tornarono biondi. Aya con gli occhi semi chiusi si accorse dopo qualche minuto che Yuhi la stava baciando e in molto meno diede una sberla a Yuhi.
- Cosa è successo!!! - strepitò Aya arrabbiandosi con Yuhi
- Ahia!! Mi hai fatto male! - esclamò Yuhi con la guancia rossa – Ceres è improvvisamente impazzita, ha attaccato Yuina...voleva ucciderla perché non gli stava rivelando il luogo in cui è nascosta la sua veste – aggiunse
- Scusami Yuina – disse aiutandomi ad alzarmi. Avevo le braccia doloranti...per fortuna Yuhi è arrivato in tempo - Non so cosa sia successo, Ceres non si era mai comportata così con le persone, sì va bè con Touya fa la stessa cosa, ma non lo ha mai fatto le proprie figlie... E’ vero? Tu sei una Genoma – C? - mi chiese...neanche Aya mi aveva deluso..era proprio intelligente
- Sembra proprio di sì...come lo hai capito? - le chiesi
- Solo una discendente della dea poteva conoscere così bene la sua storia e possedere allo stesso tempo il ciondolo...e se sei una sua antenata, come donna hai una maggiore percentuale di aver acquisito i geni. Abbiamo la stessa età...immagino che sentirai già il peso del suo sangue... e il potere di preveggenza...anche a me è capitato una volta di vedere quello che stava per accadere grazie ai poteri di Ceres - mi rispose accarezzandomi. Ancora non sentivo il peso del sangue della dea come lei..quello era il primo episodio in cui sentivo così forte il sangue della dea... mi sentivo così debole...ho paura che quando uscirà non sarò capace di tornare indietro. La mia volontà era troppo debole
- Allora siamo amiche
A quel punto lei mi sorrise e mi tese la mano
- D’accordo amiche
e le strinsi la mano.
- Aya ti prego puoi fare meno male a Yuhi quando lo picchi, che ci può fare lui se è imbranato
- Ah adesso lo difendi pure
- No, non è che lo difendo e che mi fa pena
- Cosa Io ti faccio pena……
Enfatizzò Yuhi disperato
Da quel giorno io e Aya diventammo amiche e ci vedevamo frequentemente finché un giorno all’ultima ora Sachiko,l’infermiera di turno a scuola, mi chiamò e mi “scortò” in infermeria. Diceva che mi volevano visitare perché non avevo ingerito il vaccino. Arrivata davanti alla porta dell’infermeria rimasi terrorizzata dalla paura e dalla felicità, sapevo chi ci avrei trovato dietro. Lui era il mio idolo, il mio ragazzo ideale, l’uomo che avrei voluto vedere in assoluto. Chiusi gli occhi e ci sperai. Appoggiai la mano alla porta e la spinsi lentamente. Davanti a me c’era Touya con il camice. Stavo per svenire, il mio bonazzo preferito si trovava di fronte a me. Ma ero triste perché sapevo che era lì da parte dei Mikage.
- Ecco dottor Yuzo, la ragazza che stavate cercando.
- Grazie e adesso può andare
- Si figuri e a domani
Mentre Sachiko pronunciava queste parole prese il giubbotto e usci.
- No
Dissi, ma lei era già sparita
- Cosa c’è hai paura di me?
Disse lui con tono caldo per rassicurarmi
- Diciamo….
- E perché?
- So chi sei veramente
- Su adesso non scherzare
Sorrise lievemente
- Davvero. Non scherzo e poi so anche perché sei qui Touya. Sono una Genomer vero?
- Cosa?!?!?!?!
Disse alzandosi in piedi dallo sgabello su cui era seduto
- Esatto, hai capito bene
- E come fai a conoscere queste cose?
- Segreto. Comunque sappi che io non verrò mai con te
- Cambierai idea, non ti preoccupare
- Affatto
- Oh si, tu berrai quella medicina e io ti consegnerò ai Mikage
Disse con tono freddo e distaccato
- Sei cattivo
Dissi con vocina ingenua. Lui sorrise e tornò normale
- No dai, non sono cattivo, comunque la medicina arriverà febbraio e a quel punto……. Comunque volevo sottolineare il fatto che anche io sono costretto a ubbidire, altrimenti non ti farei mai una cosa del genere
- Lo so, ma è inutile che cerchi una soluzione da loro, i Mikage non possono dartela
- Anche se dici questo io sono convinto del contrario
- Non riavrai mai la tua memoria da loro, lo vuoi capire, ti stanno prendendo in giro
- Non parlare, che ne puoi sapere tu di cosa sono capaci loro?
- Lo so benissimo, più di quello che immagini
- No, e poi questa è l’unica maniera per poter……
disse sull’orlo di un pianto
- Per poter vivere affianco ad Aya normalmente?
Finii la sua frase
- Sì
Touya non mi chiese perché io conoscessi tutti i dettagli della sua storia ma mi rispose gentilmente e mi guardò con quei suoi occhi verdi e profondi, di solito rigidi, ma adesso turbati dai sentimenti. Nei minuti successi Lui si confidò e anche io feci lo stesso con lui, avevo tanti dolori che non avevo nascosto a tutti e li sfogai insieme a Touya. Lui non aveva mai pianto e quando concludemmo il nostro discorso lui si addormentò con la testa sulle mie gambe. Io mi asciugai gli occhi e lo guardai. Il suo viso, la sua carnagione pallida, i suoi occhi profondi, i suoi capelli rossi. Non potevo credere di aver appena finito di piangere sulle sue spalle. A quel punto mi venne il forte desiderio di baciarlo, lo so che era il ragazzo di Aya, ma lei adesso non c’era e poi……. Volevo che il mio primo bacio fosse suo. Avvicinai il mio viso al suo, ma lui si svegliò e mi guardò negli occhi.
- Scusami
dissi balbettando, lui non rispose ma continuò a fissarmi, io sempre piegato sul suo volto, dissi.
- Ho deciso che verrò con te
- Hai visto che hai cambiato idea
- Si però ad una condizione
- Quale?
- Sii il mio ragazzo fino a quando non arriva la nuova medicina
Gli dissi con voce ferma e decisa fissandolo negli occhi. Lui non rispose e ricambiò lo sguardo, non voleva tradire Aya ma se non avrebbe portato Yuina Hatori dai Mikage sarebbe successo il finimondo, Mikage avrebbe ordinato a Wei di ucciderlo e non ci teneva a combattere di nuovo con lui. Io aspettavo ansiosamente la sua risposta, certo era una proposta indecente ma almeno prima di essere imprigionata e utilizzata per i fini dei Mikage avrei passato dei giorni indimenticabili insieme a lui. Mentre ancora aspettavo lui alzò il voltò e rubò il mio primo bacio. In quel momento la mia testa si svuotò e una lacrima scese dalle mie guance. Quel lungo, silenzioso bacio era la conferma del nostro patto. Ma una lacrima attraversò il mio viso. Era una lacrima di felicità e di tristezza. Il mio primo bacio lo avevo dato al mio idolo, ma lui non mi amava, aveva solo pietà di me. Due sagome che si incontrano, due ombre che si intrecciano, due labbra che si sovrappongono sotto la luce arancione del sole cadente. Una promessa plasmata da due anime simili come le gocce d’acqua ma appartenenti a due mondi diversi. Quando quel bacio si interruppe divenni tutta rossa quello non era un semplice bacio a stampo, ma ci aveva messo anche la lingua!
- Grazie
- Non ringraziarmi io ti amo

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Nonostante la morte ci separi le nostre due anime continueranno a cercarsi per sempre.
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