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Vecchio 05-07-2010, 16:20
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Il Conte di Montecristo



Mahiro Maeda, regista ormai di culto, è uno di quei nomi che spesso ricorrono tra i titoli di anime che hanno avuto un grande successo anche al di fuori del Giappone. Citiamo ad esempio il sodalizio con Hayao Miyazaki, la collaborazione con lo Studio Gainax nella realizzazione di Neon Genesis Evangelion e la realizzazione di parte dell’anime contenuto in Kill Bill vol. 1, celebre film diretto da Quentin Tarantino.
Nel caso del Il Conte di Montecristo Mahiro Maeda si è spinto ancora oltre trasfigurando, in un modo nuovo ed incredibilmente originale, un classico della letteratura di tutti i tempi. L’opera di Alexandre Dumas è stata riproposta ormai in moltissime versioni, da film e telefilm e serie televisive. Nel caso di questo anime, invece, l’interessante rivisitazione nasce anche dal cambio di genere, ovvero dal racconto storico alla fantascienza. Un’ulteriore nota di originalità deriva dal tipo di science fiction utilizzata che coniuga, in una sorta disteampunk allucinato ed estremo, due epoche storiche diversissime: il futuro e l’ottocento di Dumas. A rendere poi questo anime ancora più particolare ci pensa la tecnica di animazione. Barocche e coloratissime, vengono usate un’infinita gamma di texture computerizzate unite ad animazione digitale e a sfondi spesso in 3D che ne fanno un prodotto d’avanguardia, tanto da essere stato insignito negli USA di diversi e prestigiosi riconoscimenti. In questo modoIl Conte di Montecristo riesce a creare un universo in cui passato e futuro si fondono dando vita ad un contrasto che, attraverso gli occhi che ne registrano la macchinosità scenica, diventa sensoriale e tattile.
La vicenda prende il via sulla Luna durante il carnevale. Albert e Franz, amici di vecchia data, in quanto rampolli di “buona famiglia” si possono permettere una vita di svaghi e divertimenti. I loro vestiti, l’ambiente, le atmosfere, ricordano l’ottocento di Dumas, e persino il tipo di società rappresentata, fortemente divisa in classi, è senza dubbio legata ad un ben preciso momento storico. Inoltre, come nel romanzo dello scrittore francese, il Conte di Montecristo è stato tradito da tre persone che considerava amiche per essere poi segregato a vita. A questo punto l’uomo invece di stringere un patto con l’abete Faria come accadeva nel libro, lega un accordo con il demone Gankutsuou.
A differenza del romanzo originale, però, l’anime nel narrare la storia non usa il punto di vista del Conte, antieroe ormai logoro per i motivi di cui sopra si diceva, ma quello del giovane Albert, figlio della donna amata dal Conte di Montecristo, e che sarà utilizzato suo malgrado come mezzo di vendetta.


TRAMA:
Albert e Franz, due giovani aristocratici, arrivano sulla Luna per assistere alla famosa festa di Carnevale dove conoscono uno dei nobili più importanti del luogo, il misterioso e carismatico Conte di Montecristo. C’è chi sostiene sia uno speculatore arricchitosi in galassie remote, c’è chi pensa sia un alieno venuto da un lontano pianeta, e c’è chi crede addirittura che sia un vampiro. Ma una cosa è certa, il conte nasconde nel suo oscuro passato un grande amore perduto e il giovane Albert che si è appena affacciato all’età adulta, ne è incuriosito e affascinato.
fonte: mangaforever


L'anime è in onda sul canale Man-ga di Sky dal 1 Luglio 2010.



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