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Vecchio 29-02-2012, 16:53
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Suzaku Fan
 
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Predefinito Riferimento: Un bacio che cambia la vita [Saikano]

Capitolo 3 Distruzione e tristezza
- Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Possibile che io avessi sentito bene, Mamma!?!, quale soldato avrebbe detto una cosa simile, e poi la sua era una voce infantile. Che cosa ci faceva una bambina in un aereo militare e perché l’avevo lasciata in vita? Di solito facevo in modo che le persone muoiano velocemente e senza soffrire, perché l’avevo lasciata in vita? Mi avvicinai all’aereo per vedere la situazione, ed entrai nella cabina. Alla guida c’era un uomo completamente ricoperto da buchi di pallottole per tutto il corpo, andai nella cabina passeggeri dove credevo di trovarci una centinai di militari, invece ci trovai una ventina di …civili, tutti morti, avevo ucciso dei civili!?! Nonostante lo shok cercai la bambina che aveva gridato e la trovai, era incastrata tra le lamine dell’aereo
- Su fatti coraggio hanno appena chiamato i rinforzi
- Non ti preoccupare, non voglio vivere, voglio morire così potrò raggiungere in paradiso tutta la mia famiglia e tutti i miei amici
- Scusami, scusatemi, non volevo farlo
La bambina mi guardò in faccia molto confusa, non poteva mai immaginare che la causa della sua morte ero stata io. La bambina era irrecuperabile, non avrebbe potuto vivere a lungo, e lei stessa se ne accorse. Aveva le lacrime agli occhi, ma non piangeva, guardava fissa la madre. Poco dopo chiuse gli occhi e adagiò la sua testa su quella della madre morta, ispirò dolcemente davanti ai iei occhi. Tra le mani aveva stretto un diario color rosa, glielo presi e lo lessi, c’erano scritte solo un paio di pagine.
Caro diario,
questa è la prima volta che ti scrivo, finalmente ho ricevuto per il mio undicesimo compleanno un diario segreto tutto per me, la mamma e papà hanno faticato per comprarlo e io ne devo avere molta cura, finalmente stiamo per arrivare in giappone dove una volta atterrati andremo in un ospedale in cui potranno guarirmi. Devi sapere che io sono malata e questa è la mia unica speranza di guarire, dopo aver raccolto i soldi per tre anni i miei sono riusciti a trovare un mezzo di trasporto. Se l’intervento va bene io potrò finalmente diventare una ragazza normale. Ti prego mio caro diario, incrocia le dita anche tu. Un bacio la tua Krista.
Dopo aver letto il diario mi sentii malissimo, ero disperata, che cosa avevo fatto? Questa ragazza poteva guarire dalla sua malattia, poteva continuare a vivere, era venuta qui speranzosa per il suo futuro che si è rivelato crudele, ma che dico, io sono stata crudele. Infilai il diario nella borsa che portavo. Guardai per un po’ il corpo della ragazzina, dentro di me una miriade di sentimenti ruotava in testa, la tristezza, la pietà, l’ira, la colpevolezza. Stavo impazzendo, ma dovevo reagire. Dopo averla liberata dalle lamiere, presi in braccio la bambina e la portai fuori dall’aereo. Intorno all’aereo si era affollata parecchia gente e quando mi videro uscire fuori dall’aereo mi guardarono come se fossi stata un mostro, tutti quegli sguardi mi facevano impazzire, mi facevano alterare. Mi accasciai a terra e appoggiai il corpo della bambina asull'asfalto. La guardai ancora un altro po’, dentro di me il senso di colpa crescette a dismisura, non resistetti e incominciai a piangere. Appoggiai il capo sull’esile busto della bambina, ma subito dopo mi sentii osservata da una persona che conoscevo, quindi alza la testa con tutto il viso colante di lacrime e lo vidi, si era fatto spazio tra la gente curiosa per vedere quello che era successo. Lui mi guardava fisso con una faccia indescrivibile. Era Shu, aveva capito che la responsabile di quella tragedia ero io, ma perché mi guardava in quel modo, quel suo sguardo mi faceva male, mi faceva capire che quasi quasi si disgustava di me.
- No! Shu non è stata colpa mia, non guardarmi così…ti prego…
Lui non mi rispose ma continuò a fissarmi negli occhi, allora mi alzai e scappai più in fretta che potevo, più veloce e più lontano che potevo, dovevo andarmene da quel posto. Mentre correvo le lacrime scendevano dal mio viso, attraversavano le mie guancia molto velocemente e andavano a cadere nel pozzo della mia disperazione.
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Nonostante la morte ci separi le nostre due anime continueranno a cercarsi per sempre.
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