Visto anche il secondo film e, al contrario di Mangaka, mi è piaciuto decisamente meno del primo: l'ho trovato parecchio lento, all'inizio mi sono proprio annoiata. Mi sono risvegliata quando la vicenda è diventata davvero intricata, con l'entrata in scena del
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terzo Kira, ovvero la presentatrice televisiva
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Alla fine, quando Light arriva a scrivere sul Death Note
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il nome del suo stesso padre
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si tocca il culmine della sua follia: in fondo non era altro che uno psicopatico, una persona che aveva perso sin dall'inizio qualunque senso di umanità e francamente, anche se
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la sua morte per mano di Ryuk mi ha molto soddisfatta
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avrei quasi preferito che lui stesso sperimentasse in qualche modo l'autentico peso della giustizia
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con un bell'ergastolo o qualcosa del genere
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perchè in fondo il messaggio che passa da tutto ciò è che anche se non è giusto uccidere i criminali, Light, che era decisamente peggiore di molti criminali che aveva ucciso
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muore a sua volta ed è un po' come se le cose, in ogni caso, andassero a modo suo con l'eliminazione dei colpevoli anzicchè con la loro espiazione.
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Tatsuya Fujiwara è stato veramente bravissimo nella sua interpretazione, davvero convincente in ogni momento!
L è rimasto il mio personaggio preferito e mi è piaciuta moltissimo la conclusione:
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scrive il suo nome sul DN ma con la clausola che sarebbe morto dopo 23 giorni, così anche se Rem lo scrive sull'altro DN, l'infarto non ha effettivamente effetto, Light abbassa la guardia credendo che sia effettivamente morto e suo padre può così finalmente arrestarlo con prove.
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Adesso vedrò sicuramente anche lo spin-off su di lui!
Misa era un'altra mezza psicopatica, ma Erika Toda mi è piaciuta da matti! Lei è proprio fatta per questi ruoli particolari
Da quanto ho capito comunque la vicenda si è svolta in maniera diversa rispetto al manga e se nel manga
allora sono proprio contenta di aver visto solo questi film!