Riferimento: Secondo voi perché...
Eh, Kry, mi trovo nella tua stessa situazione. Dovunque mi giro vedo disprezzo verso il Giappone, anche se ultimamente le mie amiche stanno mitigando i loro giudizi da quando ho fatto capire loro che se offendono manga e anime hanno chiuso con me (sono troppo drastica? Forse).
Comunque i motivi di questa diffidenza sono diversi.
I più vecchi (70-80 anni... Come la nonna di una jappofila come me) scambiano il Giappone per la Cina, quindi di conseguenza i giapponesi mangiano i gatti, i cani e sono poverissimi per via del comunismo.
Andando verso le persone più "giovani" (50 anni) il Giappone viene considerato il luogo dei misteri e dell'esotismo. Una volta ho fatto vedere a mia zia le foto di una corrispondente: c'è rimasta malissimo perché non indossava il kimono! Ha detto, come se fosse una cosa straordinaria "Ah, ma vestono come noi!".
Io sono rimasta basita, ma come dovrebbero vestire?
Dai 50 anni in giù, poi, il disprezzo si divide in due filoni: i prodotti giapponesi o sono per maniaci o per bambini. Certo, a volte gli studi che si fanno servono a confermare la prima tesi: un libro che ho comprato (Tokyo Underground) si focalizza tutto, ma TUTTO, sul sesso in Giappone. Si parte dalle prime immagini dipinte alle ultime pellicole cinematografiche. Una mia compagna di università più grande lo guardava disgustata mentre lo leggevo dicendo che "Solo i giapponesi possono fare cose del genere!" (quante volte ho sentito sta frase!). Io gli ho risposto semplicemente che a dirla tutta ci sono anche gli indiani (Kamasutra) e gli italiani (affreschi di Pompei)... Però è proprio questo il punto: i Giapponesi vengono considerati come "la stranezza all'estremo", forse perché le invenzioni tecnologiche vengono per la maggiorparte da lì, e la gente che con la tecnologia ci fa a pugni (la meno giovane) la considera strana, e strano è chi la produce.
La seconda tesi, invece, è sostenuta dai cartoni animati. Voi ne avete mai visto uno ADULTO qui in Italia? Sì, Nana, Death Note adesso, ma prima? Quando eravamo piccoli? No.
E molta, moltissima gente, di anime se n'è fatta una scorpacciata fino ai 12 anni, poi ha smesso. Ed è rimasta con la testa al fatto che i cartoni animati sono quelle bambine che diventano adulte con uno scettro o un colpo di bacchetta... Altri cartoni non esistono. E non concepiscono l'idea che possano trattare temi adulti.
Spero di non essere andata fuori tema e scusatemi per il papiro!
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