Ha riempito la sala grande, l'evento che l'
Anime Expo di Los Angeles ha dedicato in anteprima al lungometraggio
live action di
Fullmetal Alchemist qualche giorno fa, confermando come il titolo di
Hiromu Arakawa ancora oggi goda di una notevole, felicissima popolarità.
Il regista
Fumihiko Sori si è
presentato al pubblico assieme al giovane idol
Ryosuke Yamada degli
Hey! Say! JUMP, capelli non più biondi ma vestito di una giacca di pelle rosso fiamma, basso di statura al pari del personaggio di Edward Elric da lui interpretato
Per tutti i salti o le corse che si vedranno fare a Ed nel film,
Yamada non ha voluto alcuna controfigura, eseguendo ogni azione da sé, determinato a raggiungere quella scaltra fisicità che il ruolo gli demanda.
Il ragazzo ha poi spesso utilizzato il manga sul set come materiale di riferimento per ricreare l'una o l'altra scena, ben consapevole anche del fatto che
Edward Elric non è un personaggio giapponese; un elemento, questo, che gli è sempre rimasto in testa durante le riprese, non diversamente dai timori che molti altri fan nutrono in merito alla fisionomia ovviamente di stampo nipponico di
Yamada.
Yamada si dice egli stesso un grande fan dell'opera della
Arakawa, ed è stato entusiasta all'opportunità di interpretare Ed al punto da non sentirsi tutto sommato troppo inadeguato al ruolo, ma al tempo stesso timoroso di non riuscire a trasmettere del tutto la pienezza del personaggio.
"
C'è qualcosa che vi sembra strano in lui, guardandolo?" ha così chiesto al pubblico che ha avuto la possibilità di visionare in anteprima uno spaccato del film. Ma a quanto pare, la risposta del presenti circa la sua performance è stata entusiasta.
Quanto a
Fumihiko Sori, il regista ha dalla sua una certa esperienza sugli effetti speciali. Vent'anni fa
Sori lavorava presso la
Digital Domain di Los Angeles come animatore agli effetti speciali, aiutando cioè a far affondare in mare il
Titanic di
James Cameron. E' da allora che sogna di creare un film giapponese pieno zeppo di effetti speciali pesanti, ma è sempre stato consapevole che prima era necessario che la tecnologia nipponica si mettesse al passo di quella Hollywoodiana; per l'impossibilità di rendere degnamente giustizia ad un'opera del genere,
il progetto su Fullmetal Alchemist è rimasto a languire per quasi 10 anni. Dopo aver completato
Ashita no Joe - Rocky Joe nel 2010,
Sori ha avuto la sensazione che
Fullmetal Alchemist potesse divenire una realtà concreta, sviluppata quindi con un film pilota ultimato già nel 2015.
Per quello stesso progetto pilota divenuto ora realtà,
Sori ha voluto essere implacabilmente meticoloso, sul lavoro, per generare un modello interamente realizzato al computer di
Alphonse: gli è servito un anno intero, al termine del quale la mangaka
Hiromu Arakawa ha commentato che il livello qualitativo l'ha lasciata del tutto senza parole."
La superficie dell'armatura è così lucida da riflettere lo scenario circostante, e si riesce addirittura a intravedere la consistenza dei materiali!"