Discussione: Fruits Basket
Visualizza messaggio singolo
  #28  
Vecchio 13-02-2008, 17:34
L'avatar di Chiaretta
Chiaretta Chiaretta non è connesso
Super Moderator
 
Data registrazione: Apr 2006
Messaggi: 7,803
Angeli del Forum 
Predefinito Riferimento: Fruit Basket

Scusate l'attesa!
Il volume 8 è quasi il doppio degli altri!


FRUITS BASKET 8

Guai in vista: Haru si è infuriato a scuola e, dopo essere diventato Black Haru ha combinato un sacco di macello in classe. Quando però sta per fare del male a Toru, Kyo la difende e anzichè farlo tranquillizzare si mette a litigare con lui!
Il motivo di tanta rabbia?
Haru è stato scaricato dalla sua ragazza, Rin, il cavallo dello zodiaco, e non riesce a capacitarsene, anche se si rende conto che, da quando Rin è stata brutalmente picchiata da Akito e mandata all'ospedale -proprio come era successo a Kisa- il suo comportamento è molto cambiato.
Intanto si presenta un nuovo componente della famiglia Soma: Ritsu, la scimmia, che si presenta a Toru come una delicata e dolce signorina in kimono molto propensa però a scatti isterici durante i quali si scusa per qualsiasi cosa.
In realtà Ritsu è un uomo, ma si sente a suo agio solo quando indossa abiti femminili. Purtroppo però, questa sua "debolezza" ha sempre pesao molto in quanto faceva vergognare i propri genitori con il suo comportamento ( ma è tanto buono, lo possiamo perdonare!)
Dopo aver rotto per sbaglio un piatto, Ritsu per espiare la sua colpa vuole tentare il suicidio, buttandosi dal tetto, ma fortunatamente le parole di Toru lo calmano ^^

(Ritsu: ) Papà, mamma, voi non volete scusarvi sempre, vero? Volete un figlio che vada avanti senza abbassare mai la testa, vero? Un figlio che riesca bene in tutto, vero?
Scusate.
Scusatemi.
Ritsu: "Nonostante io non sia di nessuna utilità, vivo con audacia più di chiunque altro! Questo me stesso è così irritante! Io merito solo... il castigo divino... Per quale ragione una persona come me è nata in questo mondo?"

Toru: "Al contrario... è un bene che lei viva con audacia! Proprio perchè vivono, gli esseri umani piangono... soffrono... provano gioia... Il motivo per cui... veniamo al mondo...
Toru ricorda le parole che una volta le aveva detto sua madre...
RICORDO
Kyoko: "Per fortuna... per fortuna sei nata, Toru! Io posso vivere con il sorriso sulle labbra perchè ci sei tu!"
Toru (piccola): "Allora... io sono nata per incontrare te, mamma?"
Kyoko: "Se fosse così, ne sarei felicissima!"
Nonostante il dolore del ricordo della perdita riesce ugualmente ad incoraggiare Ritsu:
Toru: "In realtà... nessuno conosce dall'inizio la *ragione* per cui è nato. Forse le persone, tutte le persone, devono trovarla con le proprie forze! Può essere un sogno... o il lavoro... o può trovarsi in qualcuno.
La *ragione* da cercare con le noste forze è vaga... incerta... forse anche precaria e instabile..."
... e può anche capitare di perderla...
"Ma finchè si vive... si desidera ardentemente averne una! Anch'io la desidero! E se fosse possibile... se fosse possibile vorrei tanto trovarla in qualcuno!"
Poter vivere per qualcuno...
"Poter trovare una persona che mi dica... "E' bello il tuo modo di pensare!"... ce la metterò tutta, anche nei momenti di debolezza! Quindi... adesso va bene così! Sicuramente... Vivendo... Vivendo in modo audace, un giorno potrò incontrare qualcuno che vorrà mangiare dei takoyaki soltanto insieme a me!
L'uragano Ayame ritorna a movimentare la giornata di Yuki! Infatti, il fratellone ha scoperto che a scuola ci saranno i colloqui con i genitori e vuole andare lui al posto dei signori Soma, che Yuki non ama in maniera particolare:
Yuki (ad Ayame): "Quei due [i suoi genitori] non si aspettano nulla... non si augurano nulla... Loro... è come se mi avessero venduto per i propri interessi. Mi hanno venduto proprio come se fossi un oggetto e ormai... non nutrono alcuna aspettativa nei miei confronti. Eppure... se io li chiamassi... per il colloquio con gli insegnanti... forse potrebbero decidere di occuparsi ancora di me.
Che fastidio.
Che seccatura.
Riesco a pensarla solo così"
Sentendo queste parole Ayame ricorda di aver fatto lo stesso, di aver abbandonato suo fratello.
(Ayame) : Anch'io... Anch'io... ho fatto la stessa cosa. L'ho fatto anch'io. E' come se ti avessi venduto... in cambio della mia libertà. In cambio di molte cose... io ho ferito molte persone... le ho calpestate... le ho abbandonate tutte. Che stupido.
RICORDO
(Mimi - l'assistente di Ayame nel negozio- ): "Sei triste?"
Sei triste, vero?
Allora gli racconta del motivo per cui ha aperto un negozio di abbigliamento e ha iniziato la sua nova vita ^^
Ayame (a Yuki): "Sai, io... volevo provare a *creare* qualcosa.
Nonostante il mio carattere carismatico, tipico della famiglia reale, mi è capitato di essere sfiduciato! Così mi è venuta voglia... di provare a creare *qualcosa*... mi sarebbe andata bene *qualunque cosa*!
E' vero, ho scoperto che la sartoria occidentale mi è congeniale però... sarebbe andato bene davvero tutto, anche il giardinaggio o la cucina!
Volevo mettere alla prova me stesso e capire quanto potere di creare io avesi!
Volevo creare con queste mie mani... un *qualcosa* che avesse una forma! Chissà, forse volevo solo sapere se poteva esserci un *qualcosa* che non potesse esistere... senza di me...
Il volumetto si conclude con un capitolo disimpegnato in cui Haru racconta una storia dell'orrore
Rispondi citando