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Un bacio che cambia la vita [Saikano]
Visto che ci sono riesumo anche la mia prima FF e così sto a posto Non sono una grande amante di ff poichè non adoro prendere in prestito altri pg, ma ne ho lette molto in passato.
Capitolo 1 L'incontro Una battaglia… distruzione… un’alta battaglia… distruzione…… ancora una battaglia… distruzione… ancora un’altra… altra distruzione… Quando finirà questa stupida guerra! A causa di questa guerra non sto andando a scuola, non sto vivendo la vita che farebbe una semplice liceale come me. Non posso rivedere il mio Shu, no, mi sto sbagliando, ormai lui non è più mio, io l’ho lasciato, ma perché continuo a pensarlo? Perché mi viene sempre in mente il suo nome? Perché nei momenti di solitudine mi appare il suo sorriso, i suoi baci, perché? Io non lo voglio pensare, lui mi ha tradita. Ed è per questo che voglio combatte……combattere……e ancora combattere, ma non mi interessa la fine che farò, non mi importa se rischio di morire, tanto io sono una di quelle che è destinata a morire! Quando mi scoprì, quando scoprì che il mio corpo era stato trasformato in un'arma, mi sentii molto male, tutto quello che avevo faticamene fatto per nascondergli la mia vera identità non era servito a nulla, il giorno seguente non tornai a scuola per la vergogna. Lui ora mi considera un mostro, ma nonostante questo mi dice di amarmi, ma come può amare una donna del genere? Dopo molte battaglie ebbi purtroppo del tempo libero e per non pensare a Shu, mi vestii da ragazza normale e incominciai a camminare tra la città deserta, l’avevamo fatta sgomberare qualche settimana prima a causa dei nostri nemici, come avevamo previsto attaccarono proprio quella città e non ci furono vittime, avevamo già messo in salvo la maggior parte della popolazione in un’altra parte del Giappone. Durante la mia passeggiata i pensieri mi giravano a mille nella testa, Shu, i miei “amici” Akemi, Atsushi, le persone che avevo ucciso... Ma perché a me era toccato un destino così crudele? Ma perché proprio io dovevo essere l’arma finale del Giappone? I pensieri e i ricordi mi portarono, camminando, alla fine della città che era chiusa con un cancello. Era ancora pomeriggio e non avevo voglia di tornare nella mia stanza allora mi soffermai a leggere un vecchio cartellone che era appeso sul cancello: I cittadini di questa città sono pregati di sgomberare la propria casa e di scappare insieme ai propri cari in un’altra parte del Giappone, tra un poco questa città sarà rasa al suolo dai nemici, niente panico e sgomberate la città con calma. Lo stato non è responsabile degli avvenimenti che accadranno se questa missiva non verrà rispettata. I proprio cari……Shu…… In quel momento un’irrefrenabile desiderio di ritornare da lui mi fece squarciare il cancello e correre a più non posso per le strade, poi presi il volo, su nel cielo ormai diventato grigio dalle polvberi da sparo e dai fumi delle armi. Un cielo tetro in cui io mi sentivo ormai a casa. Avevo passato più tempo lì che nella mia casa. Era proprio bella la sensazione del vento sulla mia faccia, lo svolazzare veloce dei miei capelli... Arrivai vicino alla mia vecchia scuola verso sera, faceva freddo e tutto d’un tratto incominciò a piovere, io purtroppo non avevo niente per coprirmi, ma fa niente, mi bastava spegnere i recettori per non sentire più nulla, non ero più umana...Mentre contemplavo la scuola e i momenti belli che essa mi ispirava sentii dei passi molto veloci venire verso di me e un richiamo echeggiava nell’aria - Chise…Chise! Dopo un po’ un ragazzo tutto bagnato si fermò davanti a me e si piegò in avanti, sembrava aver corso per parecchio tempo e aveva il fiatone- Chise, finalmente, quando ti ho visto non ho potuto fare a meno di non crederci, eppure tu sei qua. Lui si rialzò e mi guardò in faccia, era Shu. Il mio caro Shu. Allora mi sentii male, vederlo era una strana sensazione, un po’ mi faceva piacere e un po’ non avrei voluto mai vederlo, il cuore incominciava a dolermi. Strinsi il pugno sul petto. - Shu…cioè Shuji che ci fai qui!!! Lui non mi rispose e subito mi abbracciò. Io all’inizio rimasi molto stupita, poi mi ricordai che lo avevo lasciato, ormai non eravamo più fidanzati, ma semplici compagni di classe quindi cercai di oppormi, ma una parte di me lo voleva, aveva sempre desiderato quell'abbraccio da quando me ne ero andata - No Shuji, ti prego… Non mi fece nemmeno finire di parlare che subito lui mi baciò appassionatamente - No, Shu, noi siamo due compagni di classe, e due compagni di classe non si comportano così Un altro bacio ci unì per qualche minuto, poi lui si staccò, si sfilò il cappotto e me lo infilò. - Shu… Io lo guardai fisso negli occhi poi scappai in lacrime.
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Nonostante la morte ci separi le nostre due anime continueranno a cercarsi per sempre. |
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fanfiction, lei l'arma finale, saikano, shin takahashi |
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