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Fan Fictions Scrittori, venite a leggere le più belle storie dei Fans, noi ti diamo l' opportunità di pubblicarle! |
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#61
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Re: Le vostre storie!
Si ho visto molto belli Maria^^
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#62
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Re: Le vostre storie!
Grazie!!^^ e che sti giorni sono catturata dal "Codice Da Vinci" il libro e me lo sto leggendo.
E' che se faccio una cosa non faccio l'altra Per scrivere aspetto sempre il calar delle tenbre se no non mi viene l'ispirazione... |
#63
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Re: Le vostre storie!
Ah, ah!
Anche a me piace scrivere di notte. |
#64
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Re: Le vostre storie!
A me piace la sera solo a chiaror di luna scivere immerso in un'atmosfera particolare^^
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#65
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Re: Le vostre storie!
Ecco qui il continuo del "prologo"
Finalmente sono riuscita scrivere un'altra paginetta! Scusate la mia incredibile lentezza ma io preferisco soffermarmi molto sulla forma e i particolari.. per questo il risultato è anche piccolo! ;-) Spero vi piaccia... Un bambino correva per rincasare. Un sorriso smagliante sulle sue soffici labbra. Stringeva sul suo petto delle buste con dei viveri. Dei suoi coetanei giocherellavano tranquilli nella piazza principale della grande città. Questa, in ogni attimo della giornata, era sempre colma di persone, quasi a scoppiare. Provenienti da ogni parte del continente , la capitale del Regno delle Fiamme, era per loro un ottima zona di commercio. Assicurarsi un posto di lavoro e notorietà nel cuore della città, era assicurarsi una vita lussuosa e priva di sacrifici. La vita quotidiana di tutti i giorni dei cittadini consisteva nel cercare di ottenere più abilità nelle arti della guerra e nella fabbricazione sempre più innovativa e rischiosa di armi . Non per niente, il Regno, era anche noto per le sue armate:schiere di assassini e non di uomini. Fortunatamente, in un regno simile, vi erano ancora rimasti certi valori. Il re era un sovrano dai modi pacati e gentili. Avvolta da un’insolita aura pacifica. Odiava le guerre futili e, gli ultimi anni del suo mandato, erano stati condotti con estrema semplicità e allegria. Gli abitanti lo amavano e portavano un enorme rispetto per un re rimasto uomo. Purtroppo… a sporcare tutto, ci pensò un generale dell’armata imperiale. Un’ individuo che in sé nutriva un profondo astio nei riguardi di un re troppo indulgente. Era un uomo che plagiava chi purtroppo cadeva fra le sue grinfie. Un uomo senza scrupoli, capace di tutto. La sua immagine, così imponente e flessuosa catturava l’attenzione di molti. I suoi lineamenti sottili e i suoi modi sereni con gli altri non destavano alcun sospetto. Ma dietro quegli sguardi… quei sorrisi… si nascondeva un vile. Quella notte accadde si qualcosa… e ben presto tutti ne sarebbero stati a conoscenza… Il piccolo rientrò a casa posando sul tavolo le buste, poi si tolse la casacca avana che portava sulle spalle su una sedia. “Sorella!!sono tornato!!ho portato quello che mi avevi chiesto!!... la signora è stata molto gentile!!.. mi ha regalato anche una mela!!” raccontò con enfasi il tutto terminando con una lieve risata. Una donna scese le scale velocemente aggrappandosi alla ringhiera. “Davvero?... è stata molto gentile…si!” Il bimbo le si avvicinò lasciandosi accarezzare come un cucciolo. “Non hai picchiato nessuno??” Sgranò i suoi occhini azzurri “Certo che no!.. per chi mi hai preso?per un teppista da quattro soldi??!” Rispose quasi risentito, andandosi a sedere al tavolo. Si mise a giocherellare con la mano facendola rotolare da una mano all’altra fissandola. La ragazza tenne a stento una risata mentre si portava ai fornelli per preparare la cena. “Oggi c’era un sacco di gente in giro… molta più del solito!... chissà che è successo!” disse innocentemente il ragazzino. Lei si bloccò qualche secondo come colpita. “Qualcosa?... forse c’era una fiera e non ce ne siamo accorti…” Lui scese dalla sedia cominciando a sferrare colpi per gioco fendendo l’aria e niente più. “No!no!... c’erano anche molti soldati!... tutti omoni grandi e grossi e con delle belle armature!.. un giorno diventerò come loro!!!” rispose con ferrea convinzione. La donna si voltò con le braccia conserte, sbuffò sonoramente con un sorrisetto divertito. “Vorresti diventare come quei scimmioni?... preferirei diventassi un bel ragazzo con dei saldi valori… altro che scimmione burbero e privo di ogni sensibilità!” Lui se la guardò senza proferire parola, facendole comunque intendere che aveva più che ragione. “Bé ma non tutti sono così!!proprio oggi alla bancarella ho conosciuto un bambino come me!.. mi ha raccontato che il suo papà lavora nella milizia e che è molto buono!” Lei sorrise. “Quindi voglio diventare come il suo papà!” Si avvicinò accovacciandosi alla sua altezza posandogli le quelle mani calde e curate sulle sue gracili spalle. “Sono certa che sarà così!...” Si rialzò di scatto imprecando contro i fornelli all’opera. “Whhha!!!accidenti!!.. fiuuu!... è tutto a posto!!.. ah!ah!ah!.. che sbadata!...” Voltò la testa verso il piccolo. “Forza!apparecchia la tavola!.. la cena è pronta!” Lui annuì e subito cominciò ad apparecchiare. |
#66
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Re: Le vostre storie!
Meravigliosa^^ anche se piccolo pieno di fascino, non vedo l'ora del seguito^^
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#67
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Re: Le vostre storie!
Oggi ho un po' da fare, ma se faccio in tempo leggo e poi passo a commentare. 8)
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#68
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Re: Le vostre storie!
Non finisco mai di stupirmi! ;D
Ecco l'altro pezzo del prologo!!.. il prossimo che posterò sarà l'ultimo!... anche perché terminerà il prologo.. e posso dire che terminerà male Ecco a voi!! Quella stessa notte, la salma del re, fu trasportata all’interno dell’immenso castello da un gruppo di 4 soldati che, attoniti e ancora increduli, non osavano proferire parola. Kronos era seduto sul trono con aria soddisfatta, guardava con occhi languidi quella processione. Il corpo fu appoggiato a terra, dinanzi a lui. Si alzò e scese i 3 scalini per portarsi a pochi centimetri di distanza dal fratello. Scrutò per qualche secondo la sua immagine pallida. Erano ancora visibili i segni di una cruda lotta, e quella macchia scarlatta sul ventre. Non disse nulla e non fece un gesto. Li voltò le spalle disinteressato e per niente turbato ordinò alle guardie spaventate di portarlo via e di distenderlo nella sua stanza. I 4 uomini annuirono e obbedirono. Kronos prese la spada che era poggiata accanto al trono. La rinfoderò e si avviò fuori dal castello. Una sentinella colpita da quel comportamento, quasi lo fermò. Il futuro sovrano se lo guardò dall’alto verso il basso e poi poggiò i gelidi occhi su i suoi ,quasi per farli intendere quale enorme mancanza di rispetto li avesse appena mostrato. “Ehm… a quest’ ora di notte altezza… volevo solo sapere dove … perdonate la mia impertinenza!” tentò di spiegare inginocchiandosi poi ai suoi piedi. Kronos rise di gusto “Già!... altezza… è questo il nome che mi si addice di più… non trovi?”. La sentinella sgranò gli occhi sempre bassi rimanendo un po’ sorpreso di quella domanda. Poi scattò in piedi per rispondere “S-si!altezza!..” delle gocce di sudore colavano dalle sue tempie per l’ovvio nervosismo. “Comunque…” seguitò il sovrano avvicinandosi all’uomo con fare minaccioso “… non sono affari che riguardano un essere ignobile come te!!” concluse a denti stretti soddisfatto dell’aria di terrore che animava quella povera guardia. Dileguandosi dal castello era come se un’ombra nefasta avesse appena abbandonato quelle mura. Nella camera da letto del sovrano, il corpo martoriato del povero regnante giaceva sereno sul soffice letto reale. Le guardie incredule scalpitavano per la rabbia. Il gran consigliere aveva un volto severo e oscuro, gli occhi chiusi e la mente in meditazione. “E’ assurdo!!!... quel mostro!!!... lo ha ucciso!!!” sbottò furente una di loro serrando i pugni e fremendo. Gli altri non risposero. Il gran consigliere si fece avanti e poggiò una mano rugosa segnata dal tempo sulla possente spalla del soldato “Comprendo il tuo dolore… purtroppo però… la situazione che si è venuta a creare è più grande di noi… non vi è soluzione al momento… pazientiamo…”. Intanto, una giovane recluta di 13 anni, ascoltava interdetto tutto il discorso da fuori la stanza. Aprì lentamente la porta mostrando solo i suoi occhi vispi e poco sereni. La guardia di prima si voltò sentendo un rumore “Dartz!” disse leggermente sorpreso. Il ragazzo entrò e con uno sguardo malinconico chiese spiegazioni. Il padre li si avvicinò tramutando il suo volto rabbioso in un volto dolce e sereno “Lo sai che dovresti andare a letto?... quante volte ti ho detto di non girare per il castello dopo un certo orario?” Lui fece un sorrisetto furbo “Ma padre!... debbo ancora cenare!!” L’uomo si voltò verso i suoi compagni per cercare un assenso. L’anziano consigliere annuì con la testa. “Andiamo Dartz!ti accompagno!” “Si!” I due lasciarono la stanza. Di notte, la capitale, non era mai molto affollata. La gente durante certe ore preferiva rintanarsi nelle proprie abitazioni per evitare guai con i briganti del luogo che animavano le notti cittadine. Kronos notò un cambiamento nell’aria: il cielo si fece grigiastro e delle enormi nuvole nere minacciavano pioggia. “Pioggia?... qui?... è proprio quello che ci voleva!... aria di cambiamento! In onore della mia ascesa al potere!!” sbottò sorridente. Dopo continuò la sua ricerca. Le guardie ai suoi ordini erano dei completi incapaci!... non riuscivano nemmeno a trovare un bambino!... e dire che avevano tutti i mezzi per mettere a soqquadro la città!... Si guardò attorno in cerca di qualche indizio che potesse condurlo direttamente da lui: Si lui. Il bambino. Non un bambino qualunque. Quel bambino. Il figlio del re. Quello che lui stesso allontanò dal palazzo reale circa 7 anni prima. Ora si chiese perché mai lo avesse lasciato in vita… Kronos credeva fermamente che quel moccioso potesse essere un grave pericolo per lui e per i suoi piani. Ma per fortuna era riuscito a toglierlo di mezzo strappandolo all’affetto dei suoi veri genitori. Qualche giorno prima venne a scoprire che il piccolo era stato allevato da una donna particolare. Forse una strega. Quella donna poteva rivelarsi più pericolosa del bambino stesso!. La famiglia reale da sempre era nota per i poteri invocativi che i loro componenti possedevano. Tuttavia, il fratello, non possedeva alcuna particolarità.. se non quella di essere vomitevole. Invocare un dio o una creatura sacra era una prerogativa di un re. Lui… non aveva la benché minima idea di come fare… Per lui ogni cosa che andava oltre il suo concetto di “normalità” non rivestiva per lui alcun interesse. E dire che per condurre un regno come quello delle Fiamme ci voleva più che un aiuto dal cielo! Kronos invece, a differenza di quello stolto di suo fratello, aveva ereditato un’enorme potere spirituale nonché la capacità di richiamare su quella terra il dio della guerra e della distruzione: il sommo Odino. Forse era per questo motivo che i genitori si rifiutarono di far salire al trono uno come lui. In primis erano loro stessi a temere il proprio figlio. Furono dei meriti idioti allora!... Ma la situazione per fortuna volse al meglio. Ed ora finalmente aveva quello che tanto bramava. Il potere. C’era solo un ostacolo da superare… anzi due!... La donna. Il bambino. Kile aveva ricevuto in dono alla nascita un’antica spada di diamante. In essa era incastonata una pietra di rubino particolare. Stranamente, senza che lui lo prevedesse, la spada scomparve in circostanze misteriose dal castello subito dopo la scomparsa del piccolo. Una coincidenza anormale. |
#69
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Re: Le vostre storie!
Bravissima Maria, stupefacente ^^
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#70
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Re: Le vostre storie!
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