Arrivano le prime sforbiciate dovute al decreto cosiddetto "anti-lolicon". A farne le spese è stata l'opera
Aki Sora, stando a quanto riportato sull'account
Twitter del suo autore,
Masahiro Itosugi. Per farvi capire di cosa stiamo parlando e per chi non conoscesse il manga vi riportiamo la trama:
Aki e Sora sono due fratelli che hanno condiviso un legame intimo fin dall'infanzia. Raggiunta la maggiore età capiscono di provare un sentimento molto profondo l'uno per l'altra; decidono però di tenere tutti all'oscura della loro relazione, soprattutto Nami la gemella di Sora, che all'oscuro di quello che sta accadendo nella sua famiglia, presenta il fratello alla sua amica Kana Sumiya. Eppure anche Nami sembra provare qualcosa per qualcuno di molto vicino a lei, spera quindi di riuscire a mantenere questo mistero incestuoso dentro di sè. Riusciranno i componenti della famiglia Aoi a mantenere i loro segreti per sempre?
L'autore ha affermato che a luglio dovrebbe essere interrotta la pubblicazione del primo e del terzo volume del manga a causa delle scene di incesto presenti al loro interno, rimarcando però che non è l'oscenità delle scene il motivo della censura ma il tipo di relazione tra i protagonisti.
Itosugi ha concluso affermando che è una grande sconfitta per la cultura dei manga il fatto che uno dei temi dell'opera sia stato proibito come da ordinanza del Governo Metropolitano di Tokyo.
Un soluzione potrebbe essere quella di rendere
Aki Sora un titolo per adulti, ma in quel caso i punti vendita e gli editori dovrebbero essere cambiati e ciò rende difficilmente percorribile, se non impossibile, questa via.
La motivazione data alla censura, che non sta nell'oscenità di alcune scene, bensì nell'incesto, getta delle ombre su un genere che è stato molto prolifico nell'ultimo anno: basti pensare a
Onii-chan no koto nanka zenzen suki janain dakara ne e soprattutto a
Oreimo.
Cosa succederebbe se lo stesso principio fosse applicato ad un intero tipo di opere? Siamo di fronte alla fine di un genere?